Il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm con le nuove misure per contrastare la diffusione della seconda ondata di Covid-19 istituendo, fra l’altro, chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene ogni Regione.
Di seguito un breve riassunto delle nuove misure.
Coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5: in queste ore saranno consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
Forte raccomandazione a
spostarsi, anche di giorno,
solo quando strettamente necessario.
Chiusi i centri commerciali nel weekend (ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole, generi alimentari e tabacchi)
Chiusi musei e mostre Chiusi casinò e sale giochi
Dad al 100% per le superiori
Stop ai concorsi tranne per personale della sanità
Trasporto pubblico: capienza al
50% Smart working incrementato il più possibile, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.
Mascherina obbligatoria alle elementari e medie anche quando sono seduti al banco (salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina)
I
sindaci avranno il
potere di
chiudere aree più soggette ad assembramenti
Stop agli spostamenti in aree a rischio: nelle aree ad alto rischio è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori. Può riguardare intere “Regioni o parti di esse”.
In zone a massimo rischio (rosse) si ferma quasi tutto: anche attività sportive, negozi e mercati. Nelle regioni, province e comuni a massimo rischio sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari. Stop anche ai mercati, a tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio e l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Consentita l’attività dei parrucchieri. Didattica in presenza solo fino alla prima media. Non si può uscire se non per motivi di necessità, torna l’autocertificazione.
Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti (consentiti l’asporto e la consegna a domicilio). Limitato in queste zone anche “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza” salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.
I provvedimenti saranno presi dal ministero della Salute, che si confronterà con le Regioni; saranno valutati su base settimanale, e avranno la durata minima di 15 giorni: se una Regione entra in zona “rossa”, vi rimarrà per due settimane almeno. Il dpcm 3 novembre 2020 è valido fino al 3 dicembre.